giovedì 12 luglio 2012

How does it feel...

Come non dedicare il titolo del post al singolo più famoso della band per la quale mi sono addirittura spinta verso un festival? Sissignore, ho visto i New Order dal vivo, ho pagato un biglietto per un intero giorno di festival solo per vedere loro... che poi loro, ovviamente non erano nella formazione originale e il mio cuoricino un po' ha sofferto per questo, ma per una che avrebbe dovuto finalmente vedere i Cure (e me li sono persi di nuovo perché mi venivano un attimo fuori mano) si può dire di poter piangere da un occhio solo, ok?


Bando alle ciance e iniziamo la narrazione di questa esperienza.
Innanzitutto c'è da dire che dal mio punto di vista di italiana - abituata ai festival italiani - ero già stanca al pensiero di raggiungere la location appena ho messo piede fuori dall'ufficio. C'è anche da aggiungere che l'intero pomeriggio di pioggia non mi ha reso nemmeno invogliata più di tanto... Invece è stato tutto molto semplice: arrivi in stazione, ti metti in fila ed entri nel primo autobus - gratuito - disponibile. Trenta minuti dopo giungi a destinazione e ti metti di nuovo in fila per comprare il tuo biglietto: fila per chi deve comprare il biglietto regolare, fila differente per chi desidera quello per l'intero festival, ulteriore fila per chi campeggia. Bene, ora c'è solo da raggiungere la location... cammina cammina cammina cammina e ti rimetti in fila per farti perquisire, poi nuovamente per ottenere il magico braccialetto colorato - peccato che sia tutto scritto in polacco e non sai bene in quale fila metterti, e sbagli, e te ne fai un'altra sperando sia quella giusta (sì, era quella giusta).
Il posto è davvero bello, è tutto organizzato molto bene - puoi pagare coi coupon oppure con la carta - molti stand, molta gente, tutto molto bello.
Se non fosse che sono attorniata da gente strana, giovani, giovani dappertutto, giovani strani dappertutto. Attenzione, non è certo il primo festival a cui vado, però mettiamola così: è il primo festival con generi musicali ad ampio respiro... difatti il pesce fuor d'acqua sono io, o forse sono solo anziana....
Avevo iniziato a notare cose strane già alla stazione. Un pomeriggio di diluvio universale e con temperature non tipiche per un 4 luglio italiano, eppure c'è gente in canottiera, oppure con le scarpe di tela, oppure...
Insomma, vado a vedere il primo gruppo, americani, genere molto variegato, sanno tenere molto bene il palco e mi ritrovo attorniata dai giovani di cui sopra. Sì, sono davvero io quella fuori posto.
La prossima volta farò le seguenti cose:

1- non importa se sono le 21:00, non importa se mi trovo dentro un tendone buio o all'esterno, non importa. Mr. Tamburino non ho voglia di scherzare, indossiamo gli occhiali da sole, i tempi stanno per cambiare, dobbiamo avere più carisma e sintomatico mistero. Non importa se finisco con le mie scarpe di tela in pozze di fango, tutto questo è molto roccherrolle!


2- non importa nemmeno se ha piovuto tutto il pomeriggio - rendendo giustappunto tutto molto molto molto scivoloso e fangoso - secondo te, Mr. Tamburino, dopo aver pensato per settimane alla mise adatta,  mi posso mica fare intimidire dal meteo? Altro che rimettersi la maglia, io indosserò la canottiera, i pantaloncini però cederò e indosserò gli stivali di gomma. Stile sì, ma pragmatico.


3- dato che sono una ragazza, la mia canottiera sarà molto in tono a quella di una Madonna anni 80 però con su Kurt Cobain, perché ci troviamo comunque in un festival rock. Il che rimane sempre un look da passeggiatrice, ma una passeggiatrice da prospettiva Nesvki.

4- com'è difficile restare calmi e indifferenti mentre tutti intorno mi saltano sui piedi. La prossima volta salterò anche a tempo, assieme a tutti i miei giovani amici hipster. Perché non puoi fare come me e goderti il concerto in disparte, in piedi, senza rompere le palle a nessuno e con le braccia conserte. No. Allora ho deciso di offrire i miei piedi, senza anfibi poi la posta era ancora più alta.


5- però com'è possibile che, mentre sei là totalmente preso dalla musica, sei lì che canti, trasportato totalmente dalle note, ti fermi improvvisamente? Quante stupide galline che si azzuffano per delle foto. Perché sia chiaro, se in Italia sarebbe davvero poco hipster andare all'Heineken Jammin Festival, qua devi assolutamente lasciare traccia. Allora fermiamoci e mettiamoci in posa. 


6- come sopra, sei un tutt'uno col palco eppure, il silenzio del rumore. Ti fermi e inizi a fare video col cellulare. Ma cristo, non si capirà una mazza, cosa pensi di farci con quei video? Il tempo cambierà molte cose nella vita, ma certe cose sono insensate a priori.


Poi mi sono distaccata da quell'orizzonte perduto che era la massa di giovani pieni di energie ed entusiasti e ho fatto una cosa che faccio sempre ai concerti, ovvero cercare il banchetto col merchandise per comprare una maglia. Quella dei New Order, ovviamente. Anche perché dopo avrebbero iniziato a suonare e io avrei dovuto far pulsare il cuore al solito entusiasmo. Se qualcuno mai mi chiederà "cosa hai comprato col primo stipendio?" la risposta sarà: due birre e la maglia dei New Order. 

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