O almeno, è così che i danesi chiamano i loro vicini di casa - nonché ex sudditi.
Questa descrizione è dovuta al fatto che i norvegesi hanno delle montagne e su queste montagne crescono le foreste (e i danesi no)... E loro cosa fanno, soprattutto la domenica mattina quando tutti dovrebbero essere a casa a dormicchiare sul divano e smaltire la sbronza? Loro vanno in giro per foreste, zaino in spalla (e di solito nello zaino c'è un qualche infante) e con qualsiasi condizione meterologica!Da sud-europea quale sono - o nordafricana, fate voi - trovo che la definizione migliore sia "caprette" e non "scimmie". Trovo veramente scioccante come riescano a mantenere l'equilibrio su qualsiasi tipo di roccia ricoperta più o meno di muschi, acqua, neve o ghiaccio e in qualsiasi pendenza appena compiono il secondo anno d'età.
Perché vi sto dicendo tutto questo? Perché spesso (e soprattutto all'inizio del trasferimento) ho ricevuto domande riguardo la Norvegia e i norvegesi; domande più o meno furbe, considerando che viviamo nel 2015 e molte risposte potrebbero essere soddisfatte semplicemente usando un qualsiasi motore di ricerca, ma tant'è.
Da siciliana totalmente disabituata alla vista della neve - ricordiamo alla gentile utenza che una volta, nel mantovano, ho provato a fare una palla di brina perché era la cosa più simile alla neve in quel momento - ammetto che, problemi di deambulazione a parte, sono sempre molto felice quando vedo nevicare.
Va bene, io non ho problemi collaterali a quello della mancanza di equilibrio perché non guido, però mi piace lo stesso; mi piace meno il giorno dopo quando è tutta schiacciata e prende forma di ghiaccio ma basta comprare degli spuntoni da attaccare alla scarpa oppure prenderla con filosofia e tentare di pattinare.
Domenica scorsa ha nevicato e mi sono detta "è proprio il caso di scattare una foto tentando di essere il più norvegese possibile, nei limiti della mia sicilianità", quindi eccomi qua nel mio tentativo di farvi da guida attraverso la Norvegia - attraverso il mio punto di vista.
Cupcake di carne
per le polpette:
- 400 grammi di macinato
- 1/2 cipolla
- 1 spicchio di aglio
- 2 uova
- 2 cucchiai di prezzemolo
- sale e pepe q.b.
per la salsa:
- 1 cucchiaio di senape
- 1 cucchiaino di peperoncino
per la glassa:
- 250 grammi di patate
- 100 ml di latte
- 100 grammi di burro
- noce moscata q.b
- sale q.b.
- 400 grammi di macinato
- 1/2 cipolla
- 1 spicchio di aglio
- 2 uova
- 2 cucchiai di prezzemolo
- sale e pepe q.b.
per la salsa:
- 1 cucchiaio di senape
- 1 cucchiaino di peperoncino
per la glassa:
- 250 grammi di patate
- 100 ml di latte
- 100 grammi di burro
- noce moscata q.b
- sale q.b.
Preriscaldate il forno a 180° e preparate le polpette e il purè di patate.Tagliate le patate a tocchetti: questo vi consentirà di schiacciarle subito dopo averle cotte senza attendere che si raffreddino per poterle pelare - sempre se non abbiate voglia di perdere l'uso dei polpastrelli, delle impronte digitali e darvi così al crimine organizzato - e tagliarle a tocchetti. Copritele di acqua e salate l'acqua, così non dimenticherete di farlo in un momento successivo in preda all'euforia. Quando l'acqua inizia a bollire puntate il timer su 20 minuti (o quanto dice la confezione delle patate in vostro possesso)... Se avete voglia di fare i pigri, usate il purè in busta ma non venitevi a lamentare con me se il sapore non è buono come il buon purè di una volta.
Passiamo alle polpette: la ricetta è quella che uso di solito, modifica più, modifica meno; potete usare la vostra e vi assicuro che non mi offendo. Ad esempio stavolta non avevo della cipolla in casa, quindi ne ho fatto a meno e ho aggiunto del cumino, per esaltare un po' il gusto del macinato di bue. Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola e preparate sei polpette da adagiare in formine da muffin, pressando leggermente la polpetta sul fondo; lasciate riposare qualche minuto, non per qualche motivo particolare ma perché c'è da preparare la salsina con cui spennellare i muffin.
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In una ciotola mescolate la senape e il peperoncino (la ricetta originale prevede salsa chili, zucchero di canna e senape; io però non avevo voglia del retrogusto dolce dello zucchero, quindi ho evitato) e spennellate i vostri muffin.
Adesso è ora di infornare per circa 30 minuti e dedicarsi alla purea di patate. Se volete fare i raffinati vi consiglio di usare la ricetta delle patate duchessa (fondamentalmente è come il purè di patate ma si aggiungono un paio di tuorli per avere l'effetto decorazione sfiziosa dovuta alla crosticina) sennò, se avete poco tempo come la sottoscritta fate così: schiacciate le patate, aggiungete il latte e il burro, il pepe e la noce moscata. Prestate molta attenzione alla consistenza: se il purè dovesse risultare troppo sodo vi verrà difficile usare la tasca da pasticcere, se troppo liquido anche, perché vi ritroverete schizzi di purè dappertutto.
Lasciate riposare il purè, ma solo perché la carne è ancora in forno. Tirate fuori le polpette dal forno e accendete il grill. Adesso è ora di glassare i muffin; usate qualsiasi bocchetta di vostro gusto - battute di cattivo gusto ben accette - e spremete sulle polpette dei ciuffi di purè dalla dimensione che più vi aggrada - battute di cattivo gusto nuovamente ben accette -, e infornate per qualche minuto finché il purè non vi sembra sufficientemente croccante.
Ri-sfornate e servite.
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