Provate a immaginare la difficoltà: siete lì belli seduti coi vostri libri, attenti a imparare la grammatica, la scrittura corretta e poi su facebook trovate madrelingua che scrivono alla cazzo di cane (a proposito, veterinari in lettura, mi spiegate com'è fatto il pene dei canidi?). Un po' come gli immigrati in Italia che se sperano di imparare la lingua italiana dall'italiano medio passano più di un brutto quarto d'ora ("apposto" al posto di "a posto"; "avvolte" al posto di "a volte"; "almeno che" al posto di "a meno che"; "letta" al posto di "lettura" e così via). La differenza è che se un immigrato in Piemonte e uno in Sicilia usano i rispettivi dialetti è un attimo a fargli scattare il secessionismo. In Norvegia, bene o male, ci capiamo.
Conversazioni realmente avvenute, in norvegese, per dimostrare come basti cambiare leggermente le parole - perché sei immigrato e ogni tanto il cervello decide di pronunciare cose a caso - o avere un pessimo udito - a causa dell'età avanzata - per ottenere dei risultati innovativi e sicuramente insperati.
- ...e vorrei un caffelatte
- Espresso singolo o doppio?
- Schifo!
- Ok, caffelatte con espresso singolo allora... Aspetta un attimo che te lo preparo
[in norvegese, singolo si dice "enkel/enkelt" e schifo/schifoso ekkelt]
- Scusa, avete ancora le tessere a punti?
- Sì le usiamo ancora, ma non posso dartene una nuova in questo momento perché le abbiamo finite
- Ah ok...
- Ma le abbiamo decise!
- ...
- No scusa, volevo dire ordinate, la prossima volta che vieni proviamo a ricordare che hai pagato due caffè così ti metto due stampini sulla carta
[deciso > bestemt e ordinato > bestillt - grazie cervello per aver scoreggiato]
- E il caffè lo trovate là in fondo a destra
- Ci serviamo da soli?
- Certo! Ci sono anche due piccole caraffe con il latte o la panna, se ne avete bisogno.
- Ah grazie!
- E se avete voglia di un bis, è gratis
- Ah perfetto, grazie mille!
- espressione intraducibile in italiano ma in inglese è a metà tra " enjoy" e "being cozy"
- Scusa, mi hai appena detto che "purtroppo" il bis è gratis?
- No no, ho detto <<espressione intraducibile in italiano ma in inglese è a metà tra "enjoy" e "being cozy">>
[come la signora abbia potuto capire "desverre" da "kos dere" rimane un enorme mistero, anche perché sarebbe una cosa veramente poco gentile da dire]
- Desideri dell'aioli accanto la focaccia col pollo?
- Delle olive? Buone le olive! Sì, grazie!
- ...
[questo si spiega da solo, no?]
- Scusa, non è che per caso *frase incomprensibile a causa di un affollato caffè in un sabato pomeriggio*
- Non ho capito, puoi ripetere?
- Un *come sopra*
- Ok, forse ho capito, hai delle domande sull'aioli?
- No no, avete trovato una chiave?
- Aaaaaah chiave! Aspetta che chiedo.
[qua c'è un problema tra lingua ufficiale e dialetto: immaginate Aldo, Giovanni e Giacomo durante lo sketch della cadrega. Il tizio, originario di Bergen, invece di dire "noecchel" per chiedere della chiave dice "noiler" e il mio orecchio si rifiuta di memorizzare la parola perché suona molto simile a unghie (neiler) e perché è dialetto, quindi il mio cervello in una situazione lavorativa ha trovato una parola simile dal punto di vista fonetico]
Salmone Antipiretico
Ingredienti:
- 2 tranci di salmone
- 1 peperoncino rosso fresco
- 30 grammi di zenzero fresco
- 2 spicchi di aglio
- 1 cucchiaio di olio
- 1 limone
- 2 tranci di salmone
- 1 peperoncino rosso fresco
- 30 grammi di zenzero fresco
- 2 spicchi di aglio
- 1 cucchiaio di olio
- 1 limone
Come avrete potuto intuire dalle mie ultime ricette, il fidanzato (che per comodità definiremo come "il norgico") non ama mangiare gli avanzi, non ama le verdure, non ama il pesce. In pratica sto con un bambino/adolescente di 40 anni e, siccome mi sono un po' stufata di buttare il cibo e di mangiare roba poco salutare, ma anche di sentire lamentele all'apertura del frigo, ho deciso di usare comunque tutta la roba che compro. Oggi in particolare si tratta di una ricetta-forzadicausamaggiore: il norgico ha il raffreddore. Indi poscia per cui ho unito ingredienti che possano liberare i setti nasali e disinfettare.
Nel mixer tritate il peperoncino (se ne avete due è ancora meglio), lo zenzero, gli spicchi di aglio, il succo di limone e l'olio.
Prendete un foglio di alluminio, adagiatevi i tranci di salmone, salate a vostro piacimento e ricopriteli con questa pappetta rosella. Le ricette che ho visto in giro in realtà prediligono un tritato fatto a mano ma in quel caso è più semplice per il norgico scartare i pezzi non graditi.
Fate riposare il pesce per una trentina di minuti.
Nel frattempo io ho messo a bollire delle patate - ma anche del riso o degli spaghettini di riso vanno bene come contorno - e ho saltato in padella quattro carote, mezza cipolla, mezzo peperone dolce (quello lungo, per capirci) e qualche ciuffo di broccolo.
Onde evitare di sentire lamentele riguardo le verdure ho deliberatamente deciso di saltarle usando l'olio del vasettino con i pezzetti di jalapeño e un paio di cucchiai di salsa di soia. Non solo, non ho cotto troppo a lungo, in maniera tale da poter conservare un minimo la croccantezza delle verdure.
Preriscaldate il forno a 180°, cuocete per circa 30 minuti e servite.
Ovviamente potete pure cuocere il salmone in padella, il risultato dovrebbe essere lo stesso.
Tenete a portata di mano dei fazzoletti, sia perché la commistione di zenzero e peperoncino potrebbe farvi colare il naso, sia perché è davvero commovente quando buona sia questa salsina.
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