martedì 21 febbraio 2012

Human After All...

Avete presente la terribile e fastidiosissima sensazione della lingua che batte dove c'è un residuo di cibo incastrato tra premolare e molare? Fastidiosa, per l'appunto. Eppure basta prendere un po' di filo interdentale, passarlo et voilà, la scocciatura viene mandata via. Purtroppo non è sempre così semplice liberarsi dei fastidi...
Un altro fastidio è causato dalla premura nel dover comunicare qualcosa. Premura impellente...
Inutile nascondersi dietro uno di quei tovagliolini (inutili anch'essi) che hanno i panifici, coi quali non puoi sperare di poter nettare il tuo musetto, e non devi sperarlo. Vi comunico con enorme fastidio e con impellente premura che sì, sono una persona empatica. ["εμπαθεια" -> en-, "dentro", e pathos, "sofferenza o sentimento"], non si direbbe, ma sono una persona empatica. Dovrei smetterla, è un vizio maledetto. L'empatia nutre la mia ipocondria, in un circolo vizioso che pure dopo aver smesso di accarezzarlo rimane vizioso. L'ho viziato.
Per di più l'altra sera Anoobi mi ha chiesto questo:


e mi è saltata alla mente una canzone dei Daft Punk.
Sono umana? Sono ancora umana oppure questa empatia è solo qualche strascico di sovrastrutture civili?
Non è un caso che ci siano tutti questi segnali che portino allo stesso punto. Sabato scorso mi sono trovata faccia a faccia con una serie di determinate categorie di umani ossessionati e nevrotici; risultato? La mia squallida empatia mi ha detto di riconoscermi nel 90% delle tipologie presentate (ma ho anche io una dignità da qualche parte, va bene tutto ma almeno la sindrome da crocerossina non è contemplata). No ma grazie, davvero.
L'empatia, nonostante tutto, a volte riesco a soffocarla... Mi capita con le mie amiche, o in generale con personaggi dalle abitudini femminili: 
- bla bla bla e lui mi ha detto bla bla bla e io gli ho detto e bla bla bla...
Io metto in modalità stand by, come quei vecchi videoregistratori, e annuisco (di solito funziona finché non mi chiedono un parere). Nella mia testa intanto, altro che suoni da risacca marina, c'è una simpatica scimmietta coi piatti - SBLENG SBLENG SBLENG - che strani questi piatti che suonano come una chitarra scordata. Non lo faccio perché sono una brutta persona (non solo per quello), è che ho una soglia di resistenza alle stronzate proprio molto bassa. E ogni anno che passa si assottiglia sempre più. Dare la colpa al dottor Sheldon Cooper non mi renderà più simpatica, vero?
La mia è solo una tecnica per ovviare a questo problema che affligge anche me: io sto usando un sacco di bla bla bla. Però innanzitutto non vi faccio domande ex abrupto, causando aritmie e sudori freddi; secondariamente potete saltare questo mio bla bla bla e scorrere con la vostra amica-rondellina-del-mouse fino alla ricetta. Cioè fino a qua.


Ingredienti: 
per la parte superiore
4 uova (2 intere 2 tuorli)
100 gr. di zucchero
400 gr. di Philadelphia
2 bustine di vanillina


per il brownie

300 g. di cioccolato fondente
200 g. di burro
6 uova
200 g. di zucchero
150 g. di farina

Per il brownie: mettete il cioccolato e il burro a sciogliere a bagno maria. Ogni tanto controllatene lo stato. Intanto sbattete le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e gonfio (usate le fruste elettriche, non fate gli eroi, pensate alla vostra famiglia); aggiungete il cioccolato ed il burro sciolti a bagnomaria e la farina.

Per il cheesecake: in una ciotola, mescolate le uova con lo zucchero, aromatizzate con la vanillina e unite il philadelphia... in questo caso anche un semplice cucchiaio di legno sarà sufficiente. Accendete il forno a 180°.

Stendete il composto al cioccolato in una teglia da 24cm. di lato, coprite con la crema di formaggio (se siete veramente pro create l’effetto marmorizzato, sennò fate come me ed evitate) e cuocete per 25 minuti (comunque dipende dal forno, dai 25 ai 40 minuti, regolatevi).
Sfornate e lasciate raffreddare, quindi mettete in frigorifero per un’oretta

Uno dei più bei commenti ricevuti dopo l'assaggio di questa bomba calorica è stato: sto sudando burro.


Per la cronaca, quando ho mal di testa mangio della nutella, se non funziona prendo un caffè (anche se sia la cioccolata che la caffeina sono considerate amplificatori delle emicranie), se non funziona nemmeno il caffè vado a dormire. Però devo rompere le uova nel panere: sappiate che le endorfine rilasciate dall'orgasmo sono davvero utili per combattere il mal di testa. Non so come funzioni per i maschi, esseri dalla meccanica semplice ma dotata di dispositivi molto delicati. Quindi, mie care (eh?) ragazze, se non avete voglia, inventatevi una scusa migliore. E, sempre per la cronaca, ho un mal di testa epico.


10 commenti:

  1. a leggere il blablabla mi è venuto il mal di testa!!! :-PPPP ahahah
    la ricetta non la conoscevo neanche proprio da lontano minimamente assai...(ti piace la mia forma di Sgrammatica italiana?) :D
    per il discorso mal di testa potente, cecchiti un masculu XD

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    1. ragazzo, qui mica pettiniamo le bombole.

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    2. sì, me ne sto rendendo conto sempre più!!!(se ti riferivi alla ricetta) ;)
      sulla tua empatia nutro leciti dubbi, derivanti dalla scarsissima conoscenza che intercorre tra la mia e la Vostra persona. spero che ciò non Le provochi astio nei miei confronti.

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    3. ammetto le mie debolezze, sono fin troppo empatica.

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  2. prima o poi proverò anche questa versione...dopotutto il brownie l'ho già riempito di crema al latte e ricoperto di panna, devo fare un passo in più! :D

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    1. mi sembra giusto, mi sembra giusto. Per di più questa versione riesce quasi a battere la bontà di una cheesecake regolare.

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  3. Certo che mi potevi anche chiamare per divorarla... ingorda!!

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  4. La ricetta che aspettavo!!*_* dovrò sperimentarla il prima possibile!! Complimenti!!

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