giovedì 18 aprile 2013

T'amo pio Bowie

Non me la sento di illudervi ulteriormente: per quanto io ami David Bowie questo non è un post sul mio amore verso il Duca Bianco. Ma nemmeno sul mio amore verso i gattini.
Tutto prende ispirazione dalla famosa poesia dove l'autore declama la sua affezione verso il cornuto bovino: la vedo citata su facebook e non resisto al gioco di parole. Curioso come le bufale siano bovini, nevvero?
Devo dire che ultimamente preferisco anche io gli animali agli esseri umani, questo perché grazie a internet c'è la possibilità di spargere stupidaggini come se niente fosse e anche perché, sempre grazie a internet, ormai la mia risposta di routine è letmegooglethatforyou (eppure è semplice usare google... http://lmgtfy.com/ me lo faccio tatuare in fronte. La vostra ignavia mi dona solo indisposizione.). Una volta c'era il medioevo, considerato periodo buio, dove la cultura non era alla portata di tutti, dove la scienza era considerata eresia e lo capisco anche che la gente credesse a tutto, la cultura era per pochi. Poi c'è il 2013 dove si potrebbe sviluppare un minimo di capacità di analisi, dove le fonti sono reperibili in tempo reale e da ogni parte del mondo eppure l'essere umano sceglie di prendere ogni minchiata come oro colato, al pari di una religione. Il dubbio attanaglia pochi esemplari, la maggior parte non questiona niente. Viviamo nell'era dove tutto è vero nonostante la maggioranza di noi sia andata al liceo e poi all'università (poi mi dite dove avete infilato il vostro spirito critico).
- Facebook che diventa a pagamento nonostante sull'homepage ci sia scritto che mai lo sarà (condividete!), da anni viene riproposta a cadenza fissa, un po' come Cogne a Porta a Porta. Bufala.
- Gente che regala portachiavi che voi metterete sicuramente in auto per poi scoprire che questa gente è rom e quindi vi ruberà in casa (certo, perché se vi regalano per strada un portachiavi voi sicuramente lo accettate e sicuramente lo metterete in auto; sapete una cosa? Chiunque abbia creduto a questa balla merita di essere derubato). Indovinate, bufala? Bufala.
- Occhio, stanno pubblicando filmati pornografici sulle nostre bacheche e non ce ne accorgiamo! Noi non li vediamo ma le altre persone sì. Andate a cagare, avete cliccato su un link con anteprima porno, non c'è nessun babbau... Oh sì, bufala, miei piccoli dolci pervertiti.
- Bambini che vengono da voi piangendo dicendo di essersi smarriti e poi in realtà sono rom (caspita, sempre loro) che vogliono solo adescarvi per conto della banda. Chiaro, perché se da voi viene un bambino in lacrime in una zona deserta e di notte voi non chiamate subito la polizia, no. Oh oh oh bufala.
- La nuovissima droga che basta che la tocchiate con le dita siete tutti fatti e vi derubano e vi stuprano. No, no, no. Non c'è niente di tutto questo, è una bufala!
- Cure anticancro pazzesche che vengono ottenebrate dalle lobby farmaceutiche che comprano i dottori che usano il topo che al mercato mio padre comprò. Innanzitutto la guanabana non cura il cancro e il sito italiano sulla graviola ha dovuto scrivere che i tumori non si combattono con la frutta e di andare da un medico, insomma bufale grosse come baobab. 
Allarmismi di ogni tipo che potrebbero essere uccisi sul nascere da una semplice controllatina su un qualsiasi motore di ricerca. Seriamente, spesso non capisco se ci credete davvero oppure se vi piace prendere per il culo la gente oppure, ancora meglio, vi divertite a farmi credere che siete dei boccaloni. Ormai dovreste saperlo no? Appena vedete un'immagine creata con paint che urla cose assurde che nessuno sa perché vengono insabbiate dovete sentire puzza di merda di bufala da chilometri...
A proposito di topi e di cure mediche, non è che io non sia a favore della sperimentazione animale, è che sono più favorevole alla sperimentazione sugli umani scemi.
Con umano scemo di solito mi riferisco al matto vegano o all'animalista fuori di senno che confonde le parole vivisezione con sperimentazione. Spesso questo essere mitologico converge in una sola persona che che dà da mangiare vegano al gatto e al cane perché sostiene che ai suoi cuccioli piaccia. Mecojoni! Ogni volta che date una carota a un gattino fate piangere un coniglietto! Vegani matti e animalisti fuori di senno, ammalatevi e chiedete dei farmaci non testati, voglio vedere dove riuscite ad arrivare... 
Adesso stappate una bottiglia di vino rosso e da bravi, con occhio sornione, fate il giochino "un po' a te - guardando la pentola - un po' a me - guardando il bicchiere" e ripetete con me "cercherò conferma su google prima di pubblicare annunci pieni di allarmismo".

Ingredienti:

- 45 grammi di burro
- 1 cipolla
- 30 grammi di zucchero
- 4 dl di vino
- 4 dl di acqua
- 15 grammi di aceto balsamico
- 60 grammi di brodo
- 15 grammi di maizena

Mi scuso per le misure ma la ricetta era basata su tazze e cucchiai e ho preferito convertirla onde evitare scene di disperazione nazionale. Se non mi credete siete liberi di usare la ricetta originale, in svedese.
Tagliate la cipolla a a pezzettini, dopodiché mettete a scaldare un terzo del burro in casseruola e fate rosolare la cipolla per un minuto. Aggiungete quindi lo zucchero, mescolate per un altro minuto, quindi versate il vino, l'acqua, l'aceto e il brodo (per 60 grammi di brodo vi direi di aggiungere l'acqua e il dado direttamente in pentola, senza sporcare altra roba).
Lasciate sobbollire a fuoco medio finché non si sarà ridotta di un terzo rispetto al volume iniziale. Io ho utilizzato l'antica arte del "faccio a occhio": in pratica mi sono basata su precisissimi studi e ho usato precisissimi strumenti.
Ho guardato il livello iniziale che il vino ha lasciato sulla casseruola e l'ho confrontato con il livello lasciato sul cucchiaio di legno l'ultima volta in cui l'ho immerso nella salsa.
Filtrate la salsa per recuperare la cipolla - cipolla che conserverete perché è brutto buttare la pappa buona e che può essere riutilizzata per cucinare altri piatti - e rimettete la salsa in casseruola, sempre a fuoco moderato. Mescolate la maizena con un dito di acqua fredda (ah, non avete la maizena? Non importa, usate la farina, va bene uguale) e aggiungetela alla salsa. Adesso tocca essere davvero epici perché dovrete usare il sacro scettro benedetto da tutte le salse: la frusta.

Mescolate la salsa con la frusta come se foste pervasi dal sacro fuoco degli chef parigini in balìa della besciamella, portate a ebollizione e, quando avrà la consistenza di una salsa, unite il burro rimanente.

Come vedete dall'immagine qui accanto io l'ho mangiata assieme alle  polpette servite come compagnia alle patate hasselback, però potete anche preparare un arrosto di maiale (ma anche vitello) o delle scaloppine.
E buona bufala a tutti.




4 commenti:

  1. Finalmente qualcuno che la pensa come me... non sai che nervi, e non riesco nemmeno a trattenermi dallo scrivere sotto i loro link e status: è una stronzata!
    E siccome sono una precisina rompitazzo mi sento anche in dovere di postare l'eventuale link che smentisca la teoria della situazione.....

    La salsa è dicuramente da provare, ma direi che visti gli ingredienti rimanderei all'autunno ;)

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  2. io invece non solo gli dico che è una stronzata ma gli porto anche le prove...
    tranne l'ultima alla quale ho risposto con un ahahahahahahahaha
    e basta :D
    diciamo che vista la lunga preparazione è meglio per l'autunno, ora coma ora penso faccia troppo caldo per resistere tanto :D

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  3. Credo che il meglio si possa raggiungere piazzando come unico commento alla castroneria dell'umano scemo:

    http://memecrunch.com/meme/5B0J/bullshit/image.png

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